Una poltrona per uno

Avete visto ieri sera Una poltrona per due? Bene, oggi potete leggere il seguito della storia nel mio tradizionale raccontino natalizio per Carmillaonline.

Una poltrona per uno

24 dicembre

«Voglio sapere chi ha ucciso mio marito, Billy Ray Valentine.»
La donna seduta di fronte alla mia scrivania era un rompicapo. Alta, snella, abbronzata: sprizzava salute da tutti i pori, e solo qualche ruga quasi impercettibile sul volto dai lineamenti marcati tradiva l’età non più giovanissima. Contando che tra abiti e accessori aveva addosso qualche migliaio di dollari, si sarebbe mimetizzata perfettamente tra la migliore borghesia alla prima dell’Opera di Philadelphia.
Eppure dalla maniera irrequieta di muoversi sulla sedia, dall’intensità dello sguardo così diretto, dal modo in cui non faceva nulla per nascondere una scollatura che non passava certo inosservata – per non parlare dalla gomma che non aveva smesso un secondo di masticare – si intuiva che Ophelia non era nata col culo al caldo. Un contrasto conturbante.

Il seguito lo potete leggere qui

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