Ricette da coronavirus: i pasteis de nata

In questo periodo di forzato isolamento domestico, è importante usare in modo piacevole il maggior tempo libero a disposizione: leggere e giocare alla PlayStation sono ottime idee, io mi sto dedicando anche alla cucina.

Se siete mai stati in Portogallo, avrete probabilmente assaggiato i pasteis de nata, deliziosi tortini di sfoglia alla crema che si trovano praticamente ovunque. La ricetta è abbastanza semplice che li ho preparati anch’io.

Cominciamo dagli ingredienti che occorrono per una dozzina di pasteis:

  • pasta sfoglia: potete farvela da soli con burro e farina (tenete solo presente che la sfoglia fatta in casa deve riposare in frigo un’oretta, prima di poter essere usata), ma va bene anche quella già stesa del supermercato – in questo caso compratene due confezioni;
  • 9 uova, di cui userete solo il tuorlo;
  • 160 grammi di zucchero;
  • 500 ml di panna fresca liquida

Il costo totale della ricetta, come vedete, non supera gli 8 Euro, poco più di 50 centesimi per pasta: è il caso di dire “poca spesa, tanta resa”.

Serviranno poi degli stampi come quelli per i muffin e, se ne possedete uno, un termometro per alimenti. Se non lo possedete, è uno splendido pretesto per acquistarne uno – o ancora meglio per prenderlo con i punti del supermercato (true story).

È tutto pronto per cominciare!

Dando per pronta la pasta sfoglia, cominciamo con la crema. Mettiamo sul fuoco tuorli e zucchero, meglio se in un recipiente a bagnomaria; uniamo rapidamente anche la panna e continuiamo a mescolare con una frusta finché il composto raggiunge gli 80°C. Come facciamo a sapere quando avrà raggiunto 80°? Ecco a che cosa serve il termometro. E se non l’abbiamo? Andiamo a occhio: la temperatura giusta dovrebbe essere quella in cui il liquido comincia a “fumare”, senza ancora bollire. Ho letto su internet che se la crema supera gli 80° il mondo finisce, o qualcosa del genere: di questi tempi, meglio non rischiare.

Ci siamo quasi.

Una volta raggiunta scaldato a sufficienza, versiamo in una ciotola il composto, che sarà ancora piuttosto liquido, perché si raffreddi: può essere utile, per velocizzare il processo, mettere la ciotola in un’altra più grande con dell’acqua fredda, e continuare di tanto in tanto a dare una mescolata.

Mentre la crema si raffredda, ci dedichiamo alla pasta sfoglia. Servono una dozzina di cerchi del diametro di circa 10 centimetri: per farli possiamo usare una coppetta. È utile infarinare abbondantemente sia il piano d’appoggio che la sfoglia, perché non si incolli. Se avete preso la pasta già stesa del supermercato, da ogni rotolo dovreste riuscire a ricavare sei cerchi: i primi quattro nel modo più intuitivo, gli ultimi due impastando insieme e stendendo con il mattarello i “ritagli” avanzati.

Diciamocelo, questa è la parte più divertente – a parte quando si mangia

Con le mani, che vi sarete accuratamente lavati dopo essere tornati dal supermercato, accomodate i cerchi negli stampini, in modo da farne dei “cestini”. Servendovi di un mestolo riempiteli fin quasi al bordo con la crema che nel frattempo si sarà raffreddata a sufficienza. Mettete il tutto in forno: se usate quello statico dovranno stare per 20 minuti a 250°; in quello ventilato per 15 minuti a 220°.

Occhio a non bruciarvi!

A fine cottura, date un’ultima ripassata con il grill per tre minuti. Sempre stando attenti alle mani, togliete il tutto dal forno, et voilà: avete il dolce per i prossimi giorni.

Chiaramente, questa foto l’ho fatta anche per sbandierare le mie piastrelle Fornasetti (seconda scelta, non sono mica Paperone)

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3 comments

  1. Mi chiedo cosa sia quella roba verde fluorescente dietro alla crema sui fornello

  2. Sciocchino, è la ciotola in cui verserò la crema una volta pronta: è all’interno di una ciotola più grande con dell’acqua fredda, per velocizzarne il raffreddamento.

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