Il lavoro e le lotte dei rider

Domani (giovedì 11 marzo) alle 17 parteciperò a un’assemblea online organizzata da Giornate di marzo, area sindacale di sinistra della CGIL, per discutere dell’esperienza dei rider, tra mobilitazioni, sentenze, contratti, diritti conquistati e diritti ancora assenti. L’occasione naturalmente è data dall’esito della maxi-indagine della Procura di Milano – ma la vicenda si è già arricchita di ulteriori tappe (ne parliamo in assemblea, no spoiler!)

Il link per accedere alla riunione, che sarà pubblica, è  https://us02web.zoom.us/j/84207336999, l’ID è 842 0733 6999. Qui potete trovare la presentazione dell’evento, al quale parteciperanno rider di Pavia e di Bologna, oltre ad Antonio Forlano, delegato RSU presso l’UPS di Milano e membro del coordinamento regionale della FILT-CGIL, nonché responsabile trasporti dell’area sindacale Giornate di marzo.

Credo che l’incontro sarà estremamente interessante e sono molto felice di essere stato invitato. Innanzitutto perché sarà possibile ascoltare direttamente le voci dei lavoratori, le loro reali condizioni di lavoro e di esistenza e le loro esperienze di lotta.

Ma soprattutto perché la vicenda dei rider rappresenta un laboratorio fondamentale sia per il padronato, che sperimenta su un settore particolarmente ricattabile nuove (ma a ben pensarci vecchie) forme di sfruttamento particolarmente subdolo da estendere domani ben oltre l’economia dei ciclofattorini, sia per i lavoratori che (ri)scoprono forme di organizzazione e di lotta efficaci che devono essere studiate da tutta la classe lavoratrice.

Ecco perché da un paio d’anni a questa parte la questione della natura dei rapporti di lavoro dei rider (subordinati, autonomi, metà e metà?) e dei loro diritti è un vero e proprio campo di battaglia in cui si affrontano non soltanto gli eserciti principali delle multinazionali del delivery e dei lavoratori, ma anche le truppe ausiliarie di giudici e avvocati, politici e lobbisti, sindacati e giornalisti, schierati su un fronte o sull’altro.

Per chi sta dalla parte dei lavoratori, domani è una buona occasione per serrare le fila.

Condividete se vi piace!

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.