Da Pavia non son passati

NoCPI

Alla fine non sfileranno per Pavia i sedicenti “fascisti del terzo millennio”. La mobilitazione imponente delle forze antifasciste ha convinto il Questore a revocare in extremis l’autorizzazione al corteo di Casa Pound: rimane gravissimo che l’autorizzazione fosse stata concessa in prima battuta, che prima di revocarla si sia aspettato così tanto in secondo luogo, e infine che sia stato comunque concesso a questi seguaci di Hitler e Mussolini di insudiciare una piazza, di certo con tanto di protezione della polizia, con le loro provocazioni razziste e violente.

È una vittoria aver confinato questi residuati storici della peggior specie in un angolino, ma non è sufficiente: Casa Pound e tutte le altre organizzazioni neofasciste non devono avere diritto di cittadinanza in nessuna delle nostre strade e delle nostre piazze. E non basta mostrarsi antifascisti oggi quando fino a ieri si è concesso a Casa Pound il diritto di tenere banchetti e perfino di prendere la parola in consiglio comunale. Non che si possa pretendere dal PD locale un comportamento diverso da quello del PD che governa il Paese, che da quando esiste porta avanti campagne revisioniste in pieno accordo con il centrodestra.

Non è un caso che il pretesto per il corteo di Casa Pound fosse la celebrazione del “giorno del ricordo”, istituito con una legge approvata quasi all’unanimità nel 2004 e fonte di infinita retorica revisionista e negazionista delle violenze perpetrate dall’imperialismo italiano ai danni delle popolazioni slave per oltre vent’anni dopo la prima guerra mondiale.

Ecco perciò che cosa abbiamo scritto nel volantino di Sinistra Classe Rivoluzione che distribuiremo domani nella piazza del presidio antifascista:

 

DA PAVIA NON SONO PASSATI

e da Pavia non dovranno passare mai più

 

Si autodefiniscono “fascisti del terzo millennio”. Negli anni si sono resi protagonisti di numerose aggressioni ai danni di studenti, immigrati, antifascisti e militanti di sinistra, come quella che ha ridotto in fin di vita il compagno cremonese Emilio Visigalli o la strage di Firenze del 2011. Quotidianamente riscrivono la storia della Resistenza partigiana e della Shoah a loro uso e consumo. Eppure CasaPound non è ancora stata sciolta: il governo, il primo ministro Renzi e il PD a parole si dichiarano antifascisti, ma nei fatti si disinteressano completamente della preoccupante ascesa che questo movimento politico sta conoscendo negli ultimi tempi.

Bisogna sciogliere subito CasaPound e Blocco Studentesco!

Non c’è da stupirsi di tanto lassismo se si pensa al modo in cui centrosinistra e destra ufficiale si rapportano al tema che è poi la scusa con cui oggi questi fascisti vengono qui a fare la loro marcetta: da sempre, ma in modo crescente negli ultimi anni (si pensi alla legge 30/2004 che istituisce la “Giornata del Ricordo”), questi partiti presentano la vicenda delle foibe in modo semplicistico e volutamente anticomunista, fomentando soltanto strumentalizzazioni fasciste e fascistoidi.

Tutto si tiene se si pensa ai legami di CasaPound con la Lega Nord e l’inopportuna gentilezza con cui istituzioni statali come la Questura di Pavia trattano i fascisti del terzo millennio. A ottobre Iannone ha di fatto siglato l’alleanza con Salvini organizzando una manifestazione anti-immigrazione a Milano; anche a Pavia di recente i leghisti hanno invitato un picchiatore di CasaPound in università a un convegno contro l’Islam.

La Questura di Pavia ha prima autorizzato la fiaccolata di oggi; poi, di fronte all’opposizione della città, ha ribadito l’autorizzazione; alla fine ieri, a poche ore dal possibile svolgimento in contemporanea della marcetta fascista e delle manifestazioni antifasciste, ha autorizzato un presidio di CasaPound in piazza Italia: una scelta inaccettabile che sembra avere come unica giustificazione non certo la sicurezza dei cittadini ma solo evitare che la sconfitta di CasaPound sia troppo netta.

Chiediamo che il questore di Pavia venga rimosso per aver insistito nell’autorizzare CasaPound nonostante l’opposizione della città!

Oggi Depaoli e il PD fanno appello a difendere il Municipio, ma il 10 novembre il presidente del consiglio comunale ha dato la parola a CasaPound in consiglio comunale e da mesi il Comune autorizza i banchetti con cui questi seguaci di Hitler e Mussolini spargono odio e razzismo a Pavia.

Chiediamo di interrompere la concessione
di spazio pubblico ai gruppi fascisti!

Contestiamo anche la posizione discriminatoria presa dalla giunta sulla costruzione di una moschea a Pavia: questo atteggiamento contribuisce a fomentare islamofobia e razzismo su cui poi fanno leva gruppi come CasaPound. È la versione locale di quel che combina a livello nazionale il governo Renzi: in TV si tengono dibattiti surreali tra i razzisti espliciti come Salvini e il PD che si atteggia a “buonista” ma in pratica gli uni e gli altri fanno affari assieme sulla pelle degli immigrati (si pensi a Tor Sapienza e a Mafia Capitale), fomentano la guerra tra poveri sulla questione della casa, tengono gli immigrati in una condizione di marginalità e sfruttamento permanenti (che ne è stato dello ius soli di cui si è tanto parlato?). Ciò legittima e rafforza l’estrema destra.

Il razzismo di Stato e il fanatismo di estrema destra
si alimentano a vicenda!

La debolezza delle forze di sinistra in una situazione di profonda crisi del capitalismo è la ragione profonda per cui rischia di trovare spazio l’estrema destra, che si presenta come unica alternativa alle politiche di austerity che in Italia hanno il volto di Monti, Letta e Renzi. Ci serve urgentemente la ricostruzione di un partito di massa dei lavoratori fondato sulle lotte sociali. Questo è il nostro obiettivo.

Sinistra Classe Rivoluzione – Pavia

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