Il voto inutile

Vota Vader

 

Non ho voglia di occuparmi dell’imbarazzante campagna elettorale italiana, per cui mi immagino la campagna elettorale per le elezioni del Senato Imperiale, le ultime prima che l’Imperatore Palpatine lo sciogliesse.

È un periodo di crisi economica. Il regime assoluto dei Sith non ha risolto nessuno dei problemi che attanagliavano la vecchia Repubblica: crescita stagnante, disoccupazione, povertà dilagante, corruzione.

Si affrontano nella competizione elettorale una serie di coalizioni, ma si sa già chi vincerà: Impero Democratico (e il suo alleato Sinistra Ecologia, Impero e Libertà), che, nonostante strumentali attacchi reciproci, governerà insieme al Clan Bancario, espressione diretta di Palpatine e di Moneyland (il pianeta in cui hanno sede le principali istituzioni bancarie della Galassia). D’altra parte, ID ha già sostenuto convintamente tutte le riforme dell’ultimo governo imperiale e dichiara apertamente di non volersi sottrarre ai vincoli di Moneyland: non si vede perché mai non dovrebbero essere nuovamente alleati. Certamente non per il propagandistico dissenso di SEIL, che prenderà circa un decimo dei voti di ID e punta a “spostare a sinistra l’asse del futuro governo”, nonostante garantisca a ogni pie’ sospinto la propria assoluta lealtà e responsabilità. Come se si potesse spostare a sinistra l’Imperatore Palpatine.

Nessuna speranza di vittoria per Forza Impero (e il suo alleato Lega Razzista del Settore Ricco), guidato da un miliardario plurinquisito, pappone, che ne spara ogni giorno una più grossa e catalizza buona parte della discussione politica. Come se una sua vittoria fosse davvero all’ordine del giorno, nonostante l’avversione di Palpatine e di Moneyland. Da notare che FI ha sostenuto l’ultimo governo imperiale senza alcuna distinzione rispetto a Impero Democratico o al Clan Bancario: è evidente che, anche in questo caso, le differenze sono di pura forma e non di sostanza.

Possibile elemento di disturbo nel prossimo Senato Imperiale è il Movimento delle Stelle, guidato in modo autoritario da un attore comico e composto da una schiera di fanatici incazzati ma qualunquisti. In uno scenario di complessiva confusione politica, è accreditato di un notevole successo elettorale, e per questo è bersagliato da attacchi continui e spesso cretini (ad esempio per la maldestra fotografia panoramica di un comizio ad Alderaan, scambiata per fotomontaggio – ma anche se fosse stato, sticazzi) da tutte le altre forze politiche. Ma anche questo disturbo sarà comunque soltanto relativo, come si è già visto su scala ridotta sul pianeta Utapau, dove nonostante abbiano vinto le elezioni locali non si sono discostati affatto dalle politiche precedenti e non hanno mantenuto quasi nessuna delle loro promesse elettorali.

Sembra essersi affossato negli ultimissimi giorni di campagna elettorale il partito dei Liberali Puri Galattici, pazzi ma coerenti fanatici del libero mercato, il cui leader è stato travolto da uno scandalo per aver millantato titoli accademici inesistenti.

Infine, tralasciando altri attori meno interessanti, c’è il movimento Ribellione Civile, un’accozzaglia di tutti i partiti di sinistra (e non solo) con cui Impero Democratico non ha voluto allearsi. Almeno in teoria, a leggere il suo programma, è perlomeno l’unica lista che si dichiara sia pur genericamente contraria alle politiche del governo imperiale, e solo per questo motivo la voterei, pur senza alcun entusiasmo e alcuna aspettativa e nonostante l’imbarazzante quotidiano tentativo di accreditarsi come forza in grado di spostare a sinistra la futura maggioranza di ID. Come – lo ripeto – se si potesse spostare a sinistra l’Imperatore Palpatine.

La verità, come qualsiasi appassionato di Guerre Stellari sa perfettamente, è che le elezioni per il Senato Imperiale sono una farsa totalmente inutile: dal momento che tutti mostrano di accettare il presupposto fondamentale, che a comandare siano l’Imperatore e i banchieri di Moneyland, le politiche sono già di fatto decise a prescindere da chi vinca le elezioni, tanto più che a vincerle sarà uno di quei partiti che hanno sempre appoggiato le politiche imperiali. E infatti il Senato Imperiale verrà sciolto senza che nessuno si accorga della differenza.

Quelle forze di sinistra che in campagna elettorale rivendicano di poter spostare a sinistra l’asse del governo, stanno semplicemente prendendo in giro elettori a cui non viene data comunque nessuna reale alternativa. Da parte di chi, come Sinistra Ecologia, Impero e Libertà, si è già impegnata a sostenere in ogni caso il governo, la presa in giro è tanto più colossale e andrebbe smascherata come tale.

La Nuova Speranza? Focolai di ribellione cominciano ad accendersi qua e là per la galassia, tra gli operai del pianeta-vulcano di Mustafar stanchi di subire le mortifere esalazioni delle raffinerie, tra gli schiavi di Tatooine stufi delle angherie degli Hutt, perfino tra i precari delle aziende di servizi di Coruscant: quando si uniranno in una vera Alleanza Ribelle che metta in discussione alla radice il sistema imperiale, il gioco diventerà interessante.

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