Poliziotti (e) fascisti

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La persona nella fotografia è un ricercatore universitario, padre di famiglia, un comunista con cui ho condiviso (con parecchie divergenze a dire il vero) un decennio di militanza nel PRC pavese. Sabato sera ha subito un violento colpo alla testa durante un presidio pacifico organizzato, tra gli altri dall’ANPI, e a cui partecipavano antifascisti di tutto l’arco costituzionale, compreso il sindaco e altri componenti della giunta di Pavia, tutti del Partito Democratico. Il colpo è stato inferto da uno dei poliziotti che il prefetto di Pavia, Erminia Rosa Cesari, ha fatto schierare lungo le vie del centro (bloccando per ore chiunque volesse attraversarlo, compresi i residenti) per consentire il passaggio di un corteo organizzato, tra gli altri, da Casa Pound e Forza Nuova, con la partecipazione di circa duecento “camerati” da tutto il Nord Italia. Lo stesso prefetto che, dopo aver autorizzato il corteo fascista (nonostante le obiezioni non solo di molti cittadini, ma dello stesso sindaco) aveva invece vietato il sit-in antifascista.

Ecco un video della serata, guardatelo:

Non credo servano molte altre parole. Vedere la città che amo (a distanza, ormai) preda di questi porci è una pugnalata al cuore. Non passerà molto tempo, però, prima che questi rifiuti della storia vengano spazzati via una volta per tutte, loro e le istituzioni che li proteggono: il disgusto per questo stato in cui i fascisti sfilano con la protezione della polizia e i cittadini vengono privati delle libertà più elementari già in questi giorni sta facendo comprendere a tanti l’importanza di darsi da fare in prima persona per cambiarlo.

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