Nostalgia canaglia – 1. L’Università

E così è ufficiale: da febbraio vivrò a Milano non più solo il 70% del tempo, ma sempre. Non vi annoierò con i motivi che mi hanno spinto a questa scelta; vi annoierò invece, da qui ai prossimi due mesi, con una piccola e personalissima guida ad alcuni dei posti che in oltre sedici anni hanno colorato come puntine sulla mappa la mia geografia pavese.

Mi pare giusto cominciare oggi, giorno di San Siro, patrono di Pavia, e mi pare ragionevole evitare i (tre) luoghi in cui ho vissuto, troppo carichi di ricordi per poterli raccontare in modo esaustivo. Niente Collegio Ghislieri quindi, ma sì all’Università, che poi è il motivo per cui a Pavia sono venuto a vivere, nel lontano 1998.

Le facoltà umanistiche e giuridiche occupano il centro del centro di Pavia, in una sequenza di porticati e cortili che porta male attraversare in senso non ortogonale. Avendo vissuto in precedenza in una città, Bergamo, in cui l’università era istituzione recente e abbastanza marginale, attraversare questi cortili non solo per andare a lezione (anzi, quasi mai per andare a lezione) ma quotidianamente e ordinariamente per muovermi in centro, fu emozionante la prima volta, e continua in parte a esserlo ancora oggi.

Paradossalmente nei miei primi anni pavesi l’ho vissuta al minimo sindacale: il Collegio cannibalizzava gran parte del tempo, delle attività, dei ricordi. Se penso all’Università da matricola, ad esempio, a venirmi in mente per prima è la laurea della Renza, a cui partecipai nel pubblico con una vistosa maschera di Stanlio (o era Ollio?), voltandomi frequentemente per far ridere Mauro/Wilde, molestamente ubriaco e seduto dietro di me.

Ma non voglio fare un elenco di aneddoti – sarebbero infiniti, tanto più che per anni ho abitato letteralmente dall’altro lato della strada che costeggia l’università. A mesi alterni, in tempo di lauree, si sentiva anche dalla finestra un coro che mi mancherà nella lontana Milano: Dottore, dottore, dottore del buco del cül – vaffancül vaffancül.

P.S. Metterò in affitto, da metà febbraio, il mio appartamento a Pavia: è un bilocale carino in centro, arredato, con lavatrice, lavastoviglie e un pezzo del mio cuore. Se qualcuno è interessato e mi contatta tramite il sito, ovviamente in posta privata, avrà un piccolo sconto sul canone.

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