Fuori Ferrara dalle piazze d’Italia!

Sabina Guzzanti l’aveva definito “una fetecchia”, ma la posizione giusta su Giuliano Ferrara l’aveva espressa Daniele Luttazzi, giusto prima di essere cacciato da La7:

La buona notizia è che proseguono le contestazioni ai comizi di Giuliano Ferrara per la sua lista “Aborto no grazie”. Dopo Bologna, anche Pesaro e Ancona hanno accolto la provocazione reazionaria, dal disgustoso sapore medievale, che questo pesante cialtrone lancia in giro per l’Italia, con fischi, slogan “Assassino! Assassino!” e qualche lancio di uova.

BEN FATTO!!

Spiace proprio sentire tutti gli ipocriti messaggi di solidarietà giunti a Ferrara anche, purtroppo, da esponenti di primo piano della Sinistra Arcobaleno. Per quanto mi riguarda, mi guardo bene dal prendere le distanze dai contestatori, che quel vecchio sepolcro imbiancato di Miriam Mafai, lentamente transitata dal PCI fino al Partito Democratico, ha osato addirittura definire “terroristi”. Trovo invece entusiasmante il fatto che stia emergendo in Italia un fronte anticlericale, che non resta in silenzio di fronte alle provocazioni della Chiesa Cattolica (vedi Ratzinger alla Sapienza di Roma) ma è disposto a scendere in piazza per manifestare la propria contrarietà a idee reazionarie, e a coloro che le sbandierano con l’intento di abolire diritti duramente conquistati, come quello all’aborto. E festeggio il risultato ottenuto dalle contestazioni: sono la dimostrazione che Ferrara non ha agibilità politica sulle piazze d’Italia!

A chi sostiene che sia “democratico” lasciarlo parlare, rispondo che quest’uomo è il direttore di un quotidiano e l’opinionista di punta di una rete televisiva nazionale: di tribune ne ha più che a sufficienza, da cui spandere la propaganda dei suoi capi d’Oltretevere! La vera emergenza democratica è il silenzio in cui si cerca di confinare il fronte di chi si oppone alle idee oscurantiste della Chiesa Cattolica e dei suoi sgherri (come già è accaduto con Luttazzi, reo di “lesa maestà”).

Le contestazioni di questi giorni sono solo la punta di un iceberg, la dimostrazione che le idee antiabortiste sono impopolari, e che ogni serio tentativo di attaccare questo diritto fondamentale delle donne verrà contrastato in tutte le piazze d’Italia da milioni di persone, anche con fischi e uova se necessario.

Su queste piazze la Sinistra dovrebbe costruire la sua riscossa, non certo porgendo scuse e solidarietà al più becero dei provocatori reazionari!

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